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SUSTAINABLE TALES, WHAT’S NEXT?

FuoriSalone 2022, INTERNI Design Re-Generation

Proseguono le conversazioni di Rubner Haus a cura di Luca Molinari Studio per guardare al futuro ed esplorare le qualità possibili del pensiero sostenibile

7-8-9 giugno 2022 ore 18.00 – Installazione Echinoidea nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano

Tre giornate di tavole rotonde, confronti e approfondimenti impostate sulla declinazione di parole chiave, immediate e impreviste: i Sustainable Tales di Rubner Haus a cura di Luca Molinari Studio incontreranno personaggi chiave del mondo della cultura, del progetto e dell’eccellenza industriale italiana per indagare le qualità possibili del pensiero sostenibile ragionando di volta in volta intorno all’accostamento controintuitivo di due termini.

“L’obiettivo delle conversazioni – sottolinea Luca Molinari, architetto e Direttore scientifico di M9 – Museo del ‘900 (Venezia-Mestre) che curerà i dialoghi – sarà quello di esplorare in forma libera la possibilità che queste parole rientrino in un nuovo vocabolario di espressioni legate al mondo della sostenibilità, raccontando di aspetti non strettamente legati efficienza tecnologica, ma sostanziando concetti apparentemente astratti che portano a indagare un raggio ampio di qualità, possibilità e ambiti d’azione del pensiero sostenibile”. 

GLI APPUNTAMENTI

  • 7 giugno ore 18 — CURA e IMMAGINE

Il primo degli incontri prenderà le mosse dalle due parole chiave “Cura e Immagine”, a partire dai profondi cambiamenti che la nostra società ha attraversato nel corso degli ultimi due anni. Si rende necessaria una presa di coscienza collettiva che parta da azioni apparentemente ordinarie, come il prendersi cura in maniera sostanziale del nostro ambiente costruito e non, allontanandosi con decisione dalle pratiche di Green Washing, utili solo a ridefinire l’immagine e non la sostanza del cambiamento. 

Intervengono: 

Antonio Perazzi, scrittore, botanico, accademico e paesaggista italiano

Andrea Margaritelli, ceo di Listone Giordano

Martin Oberhofer ceo di Rubner Haus

Giacomo Garziano, architetto e fondatore di GG-loop 

  • 8 giugno ore 18 — MERAVIGLIA e ORDINARIO 

Il secondo degli incontri ragiona sui concetti di “Meraviglia e Ordinario” partendo dalla nostra relazione con il paesaggio abitato e costruito italiano. Tante storie sono accomunate da un sentimento che noi abbiamo imparato a introiettare e vivere: la meraviglia nell’ordinarietà del quotidiano, un concetto che sembra stia svanendo progressivamente sotto la pressione delle migliaia di immagini e sollecitazioni visive che la nostra vita digitalizzata sembra imporci. 


Intervengono: 

Francesca Benedetto – architetto e fondatrice di Yellow Office 

Carlotta De Bevilacqua, designer & vicepresidente e ceo di Artemide 

Gianluigi Ricuperati, scrittore, saggista e curatore 

Lorenzo Stevanin – Brand Ambassador Rubner Haus

  • 9 giugno ore 18 — SELVATICO e INCLUSIVO

Il terzo degli incontri punta sul confronto intorno ai termini di “Selvatico e Inclusivo” prendendo le mosse dal concetto di ecosistema selvatico come luogo di spontaneo confronto tra le diversità, uno spazio inclusivo in cui un elemento esterno e “invasivo” genera un terreno fertile per l’incontro e il potenziale per la rigenerazione.

Intervengono: 

Annalisa Metta, architetto e professore associato in Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre –

Lucrezia Ercoli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di belle arti di Bologna e direttrice artistica del festival di filosofia del contemporaneo ‘Popsophia”

Federica Sala, curatore indipendente e design advisor 

Giuliana Santoro – Brand Ambassador Rubner Haus

Gruppo Rubner

Nato a Chienes, in provincia di Bolzano, da una segheria ad acqua, il Gruppo Rubner, che nel 2020 ha fatturato oltre 304 M di €, impiega circa 1364 persone, conta 24 società, ha stabilimenti in Italia, Austria, Germania e Francia e il 55% dei ricavi lo sviluppa oltre i confini nazionali. I prodotti spaziano da case e porte sino alla progettazione e realizzazione di grandi opere strutturali realizzate in legno lamellare come edifici multipiano, scuole, capannoni, stabilimenti industriali e uffici, centri commerciali, centri congressi, palestre, stadi, depositi e magazzini, hotel. Le aziende del Gruppo Rubner coprono tutta la filiera produttiva: l’industria del legno in cui sono attive RHI (Rubner Holzindustrie RHI), realtà specializzata nella produzione di segati e semilavorati in abete; NORDPAN che produce e commercializza pannelli in legno massiccio di elevata qualità, monostrato e multistrato e nelle più vaste dimensioni e qualità; le strutture in legno dove RUBNER HOLZBAU rappresenta il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del gruppo dedicato alla realizzazione di grandi costruzioni in legno lamellare dalle caratteristiche innovative o particolarmente sofisticate; le case in legno dove RUBNER HAUS ha realizzato più di 25.000 edifici e oggi è l’unica azienda europea capace di offrire 3 differenti soluzioni costruttive: Blockhaus per case in legno massiccio, Telaio, sistema costruttivo ad intelaiatura di legno, Casablanca per case in legno massiccio intonacato; le case in puro legno grazie alla tecnica brevettata da holzius che consente di realizzare pareti e solai in legno senza l’impiego di colla e parti. Infine, le porte in legno in cui RUBNER PORTE si è guadagnata la fama di specialista nella produzione di porte di grande pregio per interni ed esterni ‘su misura’ e le finestre di RUBNER FENSTER, specializzata nella progettazione e costruzione di serramenti in legno massiccio e legno-alluminio. 

Centro fisioterapico “bewegungsFELD”: un nuovissimo concept di bioedilizia

Da sempre impegnata nella coniugazione di principi ecosostenibili e bellezza estetico funzionale, la società di bioedilizia Holzius, ha recentemente realizzato in Austria, un nuovo centro terapeutico. L’edificio è autonomo dal punto di vista energetico e risponde ai principi di costruzioni green della realtà che sorge nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Val Venosta. L’obiettivo di questa struttura è scommettere tutto sul pieno raggiungimento del benessere fisico e psicologico. Il nuovissimo centro fisioterapico “bewegungsFELD” è stato realizzato dal progetto dello studio m3-ZT dei fratelli Mösl a Faistenau, in provincia di Salisburgo. A fare da scenario, la natura e le imponenti Alpi Austriache. Scopriamo quali sono le caratteristiche del nuovo centro fisioterapico “bewegungsFELD”. 

Le caratteristiche del centro fisioterapico “bewegungsFELD”

Green, ecosostenibile, poco impattante nell’ambiente ed esteticamente impeccabile: sono queste le principali caratteristiche del centro fisioterapico “bewegungsFELD” realizzato da Holzius. Armoniosamente integrato nella natura circostante, la struttura garantisce la rigenerazione del corpo e della mente. Si sviluppa su tre piani. Al piano terra vi sono una Boulder BOX, una spaziosa sala per le attività legate al benessere fisico e psichico di adulti e bambini. Ad aprire le porte, ovviamente, una grande e ariosa area reception. Invece al primo piano vi sono da una parte, le sale dedicate alla fisioterapia. A completare questa zona, le sale invece dedicate agli specializzandi. Infine, all’ultimo piano troviamo la casa dei proprietari che ha uno spettacolare terrazzo con vista sulla natura imponente di quella zona. 

La torre dell’arrampicata

Una vera e propria sfida architettonica vinta dal Holzius è stata la realizzazione della cosiddetta “torre dell’arrampicata”.  Si tratta di un’unità completamente insonorizzata che si trova nella parte interna dell’edificio. Presneta delle pareti alte 8 metri, una struttura a colonna e si estende dal piano terra fino al tetto. Qui è possibile divertirsi con questa sana attività che fa bene al corpo ed allo spirito. 

Il sistema di costruzione green di holzius

Una cosa da sottolineare è che quando si parla degli edifici voluti da Holzius, il sistema di costruzione è sempre ecosostenibile ed innovativo. Infatt, tale sistema non prevede l’uso di colle e di parti metalliche. La società usa un meccanismo completamente green che parte da un tassello in legno con bordi a coda di rondine. Tale sistema è brevettato in modo che, insieme alle giunzioni a pettine e incastri, mediante l’antica tecnica di avvitatura con cavicchio filettato in legno, garantisca la costruzione. È così che l’azienda realizza solai, tetti e pareti. 

Foto di Thomas Weber

I materiali usati da holzius

Proprio come il centrofisioterapicobewegungsFELD”, i progetti di Holzius riguardano soprattutto la creazione di spazi abitativi che durino per generazioni. Infatti, le case in legno massello hanno una durata quasi illimitata e sono esteticamente affascinanti. Nel centro “bewegungsFELD” le pareti e gli elementi in legno massiccio sono privi di colle e parti metalliche. Poi vi sono le pareti in gesso naturale di argilla, due terzi di pareti in legno a vista, abete rosso e pino cembro. Tale struttura regala una bellissima sensazione di calore e un profumo che aiuta a ricreare un’atmosfera di pacee benessere. Infine, come accennato, la presenza di una pompa di calore ad aria e di un sistema fotovoltaico, assicurano l’autonomia energetica.

Foto di Verena Schierl
Foto di Verena Schierl
Foto di Thomas Weber

Le case di maggiore valore sono quelle ecologiche: una nuova casa Rubner Haus è nata in Austria

È bello andare alla ricerca di nuovi modi per valorizzare le nostre abitazioni, ma è ovvio che non tutte le case possano dirsi di valore. Le case di valore non sono, come invece si potrebbe pensare, quelle in assoluto più lussuose. Certo, il lusso è importante, ma affinché sia oggi come oggi possibile parlare di una casa di altissimo livello è necessario che sia ecologica. Ecofriendly è questa la parola chiave! È normale che sia così. Siamo tutti più che consapevoli infatti che il pianeta in cui viviamo non gode di buona salute anche a cause delle nostre scelte, anche a causa del cemento e dell’inquinamento che le nostre città e le nostre abitazioni comportano. Siamo più che consapevoli inoltre che molte delle nostre edificazioni vanno a peggiorare l’estetica dei paesaggi naturalistici, un’estetica che invece andrebbe preservata quanto più possibile. Ma esistono delle abitazioni che possano dirsi davvero ecologiche al cento per cento e di grande valore? Certo che sì, come le abitazioni Rubner Haus

credits foto Alberto Franceschi

Rubner Haus, dare valore alle abitazioni con il legno 

Rubner Haus è parte del gruppo Rubner, nato nella provincia di Bolzano. Con il passare degli anni il gruppo è cresciuto in modo esponenziale e oggi ha stabilimenti in Italia e in Austria, ma anche in Germania e Francia. Un tempo segheria ad acqua, il gruppo è oggi specializzato in produzioni in legno di altissima qualità. Si tratta di prodotti di vario genere. Si va infatti dai pannelli in legno alle case in legno, dalle grandi costruzioni alle porte in legno e alle finestre. Rubner Haus ha già dato vita nel corso degli anni a oltre 25.000 edifici ecologici al cento per cento, realizzati infatti esclusivamente in legno, senza l’utilizzo di colla o elementi metallici. Anche la casa nata da poco a Sankt Gilgen in Austria è una casa ecologica di questa tipologia, immersa in un paesaggio naturalistico di rara bellezza, sulle rive del lago Wolgangsee.

credits foto Alberto Franceschi

Il nuovo progetto Rubner Haus a Sankt Gilgen

Il progetto è firmato dall’architetto Danilo Silvestrin, che ha tratto ispirazione dalle ville palladiane tipiche del Veneto e dall’utilizzo della luce nelle opere di Tagao Ando. Questa villa ha lo stesso rigore delle ville palladiane, con proposizioni matematiche simili, ambienti interni identici tra loro, tutti delle stesse dimensioni, ambienti esterni minimal, essenziali. La villa ha un corpo centrale e due strutture laterali, come ali di una stessa abitazione. Il corpo centrale ospita al piano terra il soggiorno e al piano superiore invece le camere da letto, a cui si accede da una scala in legno di rovere. Le strutture laterali sono invece ad un solo piano. Da un lato troviamo la cucina con una grande sala da pranzo. Dall’altro lato invece un bagno e dei locali di servizio, tra cui anche la lavanderia che è immancabile nelle case di oggi. 

Sono presenti molte finestre strette e lunghe, che si susseguono in modo simmetrico le une accanto alle altre. Queste finestre permettono di dare vita ad ambienti indoor molto luminosi. Offrono la possibilità di osservare la natura circostante qualsiasi attività si stia svolgendo in casa. Fanno da connessione tra la quotidianità e la natura, una connessione che si fa sentire anche nella veranda posta davanti alla zona centrale. Qui è infatti presente un secondo soggiorno pensato per le giornate più calde. La connessione con la natura si fa sentire anche nei due terrazzi, che si trovano al di sopra delle strutture laterali. Ampi, con una vista magnifica, questi terrazzi sono un piccolo extra che fa davvero la differenza.

credits foto Alberto Franceschi

Finestre senza tapparelle o persiane? In che modo si possono oscurare?

Sappiamo quanto le tapparelle o le persiane siano utili alle finestre per molti motivi: isolamento termico, sicurezza, privacy, proteggersi dal freddo eccessivo, etc. Due dei motivi più importanti per oscurare le finestre riguardano l’avere un sonno confortevole e difendersi dal caldo torrido durante la stagione più calda. Come fare però per oscurare finestre che non possiedono né tapparelle né persiane? Ecco qualche consiglio utile direttamente dall’azienda Mavis Tapparelle in Friuli

Consigli per oscurare finestre che non hanno tapparelle o persiane

Le soluzioni in questi casi possono essere diverse: alcune più invasive (come quelle che prevedono interventi sulla muratura), altre decisamente più semplici e percorribili. Occupiamoci di queste ultime.

Utilizza tapparelle con cassonetto esterno

Un primo consiglio può essere quello di utilizzare delle tapparelle che però prevedono il cassonetto non all’interno bensì all’esterno dell’abitazione. Si tratta di una soluzione completa, uguale al dotarsi di tapparelle interne. In questo caso le tapparelle sono in alluminio coibentato e il cassonetto esterno sarà ugualmente in alluminio, e di dimensioni per nulla ingombranti. Per muovere questo tipo di tapparella ci si potrà dotare di un motorino elettrico o di un sistema manuale. L’unica “noia”, se così si può dire, arriva se abiti in un condominio, perché dovrai verificare che questo tipo di tapparella venga accettata e che si adegui alla facciata dell’edificio.

Scegli tende alla veneziana con lamelle di alluminio

Un’altra soluzione potrebbe essere quella delle tende alla veneziana, con lamelle di alluminio orientabili. Questa è un’opzione che si adatta ad ogni tipo di finestre senza tapparelle o persiane. Inclinando le lamelle, la luce può essere oscurata oppure orientata nella direzione che più piace. Viene garantita inoltre la privacy e la protezione dalle temperature eccessivamente calde dell’estate. Per alzarla ed abbassarla occorre fare affidamento ai cordini laterali. Ricordati soltanto di pulire le lamelle periodicamente, perché stando all’esterno potrebbero riempirsi di polvere.

Vuoi un oscuramento totale? Opta per le tende a rullo

Se prediligi e cerchi un oscuramento totale dalla luce, infine, opta per le tende a rullo. Sono tende che non hanno bisogno di cassonetto per avvolgersi, ma lo fanno attraverso un rullo, appunto. Fanno affidamento su filtri oscuranti oppure filtranti, che possono proteggere dal calore, dai raggi UV e determinare il tipo di luce più adeguato per i tuoi ambienti. La loro movimentazione può essere effettuata a mano tramite manovella laterale, o con motorino elettrico. La si può anche unire all’utilizzo di persiane: in questo modo la manutenzione di queste ultime diventerà meno frequente.

La ristrutturazione del bagno e l’idraulico competente

La ristrutturazione completa del bagno necessita dell’intervento di un Idraulico a Roma che è intervenuto nei lavori dell’impianto, delle piastrelle e dei sanitari. Il bagno è senza dubbio la prima scelta per chi ha appena comprato casa, ed è anche la stanza più facile da ristrutturare. Motivo: è qui che trascorriamo dai 30 ai 60 minuti al giorno, non più solo in un ripostiglio.

Per questo è importante affidarsi ai migliori idraulici che grazie alle loro capacità e professionalità creeranno un’oasi di relax unendo funzionalità ed estetica. Per legge ogni famiglia deve avere un bagno con doccia, vasca, wc, lavabo e bidet, chiunque abbia spazio a sufficienza può installare insieme vasca e doccia.

Caratteristiche dell’impianto idraulico

La ristrutturazione del bagno richiede l’intervento di un Idraulico Roma esperto perla creazione dell’impianto idraulico e in questo caso è importante valutare il preventivo senza fare attenzione solo ai Costi Idraulico Roma. Un buon impianto idraulico provvede alla fornitura di acqua calda e fredda e allo scarico delle acque reflue nella rete fognaria comunale attraverso apposite tubature e canalizzazioni.

Nella ristrutturazione del bagno è importante tenere conto delle misure dei sanitari e creare il sistema di carico e scarico. Il sistema di carico comprende colonne verticali per il rifornimento di acqua e ne permette la distribuzione. La realizzazione dell’impianto idraulico prevede un sistema “in derivazione” con raccordi a T o “a collettore” che non usa giunture allontanando il rischio di perdite. Si tratta di un’unica tubatura dal costo contenuto che parte da un collettore e arriva al sanitari.

Anche l’impianto di scarico si divide in due tipologie. Da un lato abbiamo l’impianto a doppio tubo, con un metodo di scarico che separa acque nere e bianche. Si tratta del sistema di scarico più igienico, che permette di evitare odori dallo scarico di lavabo, bidet, vasca e doccia.

Come disporre i sanitari

Quando l’Idraulico Roma studia la ristrutturazione del bagno si occupa anche della regolare disposizione dei sanitari, da scegliere prima dell’inizio dei lavori e da installare dopo la posa dei rivestimenti. Si tratta di non pensare solo ad estetica e dimensioni, ma anche al collegamento all’impianto. Oggi i sanitari sono disponibili in tanti materiali e forme e pensati per adattarsi tanto al bagno classico quanto al bagno moderno e stile minimal.

Anche in questo caso sarà l’Idraulico Roma a consigliare la soluzione più adatta anche sulla base di forma e caratteristiche della stanza. Infine, il professionista va contattato anche per la corretta produzione di acqua calda e l’Assistenza Caldaie Roma. In ogni caso Idraulico Roma Pronto Intervento si propone come il miglior Idraulico Roma e quello più economico, da contattare in caso di ristrutturazione del bagno, ma anche per la normale manutenzione dell’impianto idraulico.

Inoltre, un valido Idraulico Roma è essenziale in caso di guasti e malfunzionamenti dell’impianto, dal classico WC o tubo ostruito alle più gravi perdite di acqua dalle tubature. In ogni caso un impianto realizzato da Idraulico Roma Pronto Intervento è moderno, funzionale e garantito per durare nel tempo.

 

Perché scegliere le porte in legno? Ci sono almeno 4 buone ragioni

Nel settore dell’edilizia sono state introdotte tante novità pensate e progettate soprattutto per quelle case dallo stile moderno e sofisticato. Nonostante i tanti cambiamenti c’è un elemento di design che continua ad essere un vero “evergreen”: le porte di legno.

Il legno è un materiale versatile che consente di gestire in modo ottimale le temperature e ha un impatto ambientale ridotto. In particolare gli infissi in legno limitano notevolmente i consumi di energia e permettono di accedere agli incentivi fiscali proposti dallo Stato. Ci sono almeno 4 ragioni per scegliere porte ed infissi in legno: scopriamoli insieme a Gioma Srl specialista in porte in legno a Trieste.

Massima sicurezza

Le porte e gli infissi in legno garantiscono la massima sicurezza, il principale requisito da valutare in un’abitazione. Il legno, pur essendo un materiale tradizionale, offre prestazioni elevate e risultano estremamente affidabili. Le porte a battente ad esempio sono dotate di una particolare struttura perimetrale in HDF idrofugo, quindi viene bloccata l’umidità che genera antipatiche macchie di muffa sotto i soffitti.

Ridotto impatto ambientale

Il legno è una risorsa naturale che, nel pieno rispetto delle recenti normative europee in materia di inquinamento ambientale, può essere sfruttato in modo intelligente e con un approccio sostenibile. I legni utilizzati per gli infissi vengono infatti sottoposti a rigidi controlli e si procede ad una produzione “green” per garantire la salvaguardia delle foreste.

Si presta grande attenzione anche alle vernici ed alle colle usate, quindi si ha certezza di acquistare prodotti di eccellente qualità.

Ottime capacità isolanti

Il legno ha delle eccellenti capacità isolanti e quindi è in grado di mantenere la temperatura costante nelle varie stanze. Una bella notizia per il tuo portafogli, ma anche per l’ambiente. Mantenendo le stanze isolate non c’è bisogno di accendere i condizionatori a manetta in estate o in inverno, quindi le bollette saranno più leggere con un minor impatto ambientale. Le porte di ultima generazione, in abbinamento con le serrature magnetiche e le guarnizioni antirumore in gomma, innalzano ulteriormente il livello di comfort abitativo della casa.

Una soluzione dal grande impatto estetico

Per quanto i gusti siano soggettivi, è innegabile che il legno è un materiale dal grande fascino estetico che dona calore ed intimità a tutta la casa. In commercio esistono soluzioni più classiche, ma anche più moderne che si adattano perfettamente alle nuove soluzioni contemporanee. Esistono poi tante venature e tonalità del legno che consentono di ricreare un design altamente personalizzato in linea con lo stile dell’ambiente circostante.

Un bagno moderno e sostenibile: Villeroy & Boch presenta il nuovo sistema di scarico TwistFlush

Quali caratteristiche deve possedere un bagno affinché possa dirsi davvero di alto livello? Deve essere una stanza rilassante, dove tutto è in estremo oriente, dove le linee sono moderne ed essenziali. Sì, è vero, ma affinché sia davvero possibile parlare di un bagno di alto livello sarebbe bene che fosse anche sostenibile dal punto di vista ambientale. C’è una risorsa davvero molto preziosa che proprio in bagno viene sprecata quotidianamente in modo intenso, l’acqua. Ecco perché Villeroy&Boch ha deciso di dare vita ad un rivoluzionario sistema di scarico, che prende il nome di TwistFlush. Per il momento questo sistema di scarico è disponibile per il WC della nuova collezione Subway 3.0. È possibile però che a breve arrivi anche per altri WC Villeroy&Boch. Andiamo insieme a scoprire tutte le sue più importanti caratteristiche.

Il sistema di scarico TwistFlush di Villeroy&Boch

Il sistema TwistFlush di Villeroy&Boch ha uno scarico di 3-4,5 litri. Si tratta di uno tra gli scarichi a maggior risparmio che sia oggi possibile trovare in commercio. Consente ad una famiglia composta da 4 persone di ottenere un risparmio idrico annuo di oltre 19.000 litri, soluzione che è sostenibile dal punto di vista ambientale e che consente anche di alleggerire la bolletta dell’acqua in modo intenso. Nonostante l’acqua utilizzata sia poca, è possibile ottenere una pulizia eccellente del WC. Si viene infatti a creare un flusso molto potente. È sufficiente quindi premere lo sciacquone una volta soltanto per ottenere il risultato sperato. Il risucchio è davvero fortissimo, così che sporco e residui possano essere eliminati in modo eccellente.

Potenza senza eguali in abbinamento al nuovo WC della collezione Subway 3.0

Ovviamente il risucchio è così potente non solo grazie al sistema di scarico. Anche la forma del nuovo WC della collezione Subway 3.0 è importante per far sì che sia possibile ottenere questo risultato. Si tratta infatti di un WC di forma conica. Inoltre, è importante ricordare che le pareti interne risultano molto verticali e sono realizzate in versione extra liscia. Lo sporco quindi non si attacca alle pareti. Non si viene a creare quindi sporco ostinato e inoltre si evita la proliferazione dei batteri. Il WC Subway 3.0 e gli altri sanitari che fanno parte della collezione sono molto curati ovviamente anche dal punto di vista estetico, piccole opere d’arte dal design moderno ed essenziale, che risultano belle oggi proprio come lo saranno un tempo.

Uno scarico silenzioso e senza schizzi

Con TwistFlush si ottimizza il consumo di acqua, anche perché ogni singola goccia viene utilizzata, senza che possano venirsi a creare degli schizzi verso l’esterno. Oltre ad ottimizzare i consumi, si rende più bello il bagno, più piacevole da vivere. Inoltre, è importante ricordare che si tratta di un sistema a flusso controllato che permette di generare la potenza necessaria solo laddove serve. Proprio per questo motivo risulta anche un sistema molto silenzioso. Certo questa non è una caratteristica di fondamentale importanza, ma è pur sempre un valore aggiunto da non sottovalutare.

Ordine e organizzazione con i mobili degli studenti del Rycotewood Furniture Centre, realizzati con i legni di latifoglia americana

La casa è da sempre considerata come un luogo accogliente, dove trascorrere il proprio tempo libero, dove vivere appieno l’intimità della propria famiglia, dei propri affetti. Da quando ha preso il via la pandemia, la casa è diventata molto più di questo, quasi un rifugio a tutti gli effetti, in cui si lavora e si studia oltre che vivere il proprio tempo libero. Una casa in cui si trascorre così tanto tempo, deve necessariamente essere bella, funzionale, in ordine. Sì, dove il regna il caos infatti è piuttosto difficile riuscire a stare per molto tempo, impossibile inoltre rilassarsi come invece è giusto che sia. 

Sono della stessa opinione a quanto pare gli studenti del secondo anno del Rycotewood Furniture Centre del City of Oxford College. Sono stati invitati dall’American Hardwood Export Council (Ahec) a realizzare dei mobili contenitori con legni poco utilizzati nel settore del design. 

Le creazioni degli studenti del Rycotewood Furniture Centre: organizzazione, ordine, funzionalità 

Le loro realizzazioni sono il chiaro simbolo di come si abbia oggi bisogno di organizzazione e di avere sempre tutto in ordine e a portata di mano. Sono stati infatti creati mobili da caffè e da tè, ideali per la cucina ma in realtà anche per il soggiorno, ideali per chi crede che sorseggiare queste bevande sia da considerare come un momento rilassante, quasi come un rituale a tutti gli effetti. Sono mobili che tengono in ordine la casa, ma che allo stesso tempo risultano funzionali per questi rituali quotidiani. Simili caratteristiche anche gli armadietti per i liquori e quelli per le erbe e le spezie che gli studenti hanno realizzato. 

C’è anche chi ha preferito optare per un mobile multifunzione, che possa quindi essere sfruttato quindi in molti diversi modi a seconda delle esigenze del momento, esigenze le nostre che dopotutto mutano in continuazione. Ovviamente si tratta di creazioni che sono impeccabili anche dal punto di vista estetico, un’estetica che i legni meno utilizzati hanno dimostrato di poter garantire in modo impeccabile. 

I legni scelti dall’American Hardwood Export Council

I legni che gli studenti hanno dovuto utilizzare per le loro creazioni provengono dalle foreste di latifoglie americane. Sono più nello specifico quercia rossa, ciliegio e acero americani. Sono legni di una bellezza estetica davvero senza eguali, con caratteristiche specifiche ben precise, con tratti unici. Sono legni duri, resistenti quindi e robusto, perfetti per dare vita a mobili che possano durare a lungo nel tempo. Ma perché l’American Hardwood Export Council (AHEC) ha richiesto che gli studenti utilizzassero proprio questi legni? L’obiettivo del progetto è proprio quello di incentivare il loro utilizzo, perché sono legni poco utilizzati ed ecosostenibili. 

Nel design si è soliti utilizzare ormai da decenni le stesse tipologie di legno. Sono legni che sono stati sfruttati così tanto da aver perso il loro valore. Sono legni che sono stati richiesti in modo talmente tanto massiccio, da aver contribuito alla deforestazione di molte aree. È arrivato il momento di cambiare, è arrivato il momento di fare riferimento a legni che non sono molto in voga, che sono poco utilizzati. Sono legni che sono presenti in natura in abbondanza, che si rigenerano inoltre piuttosto in fretta. Proprio per questo motivo sono da considerarsi come sostenibili dal punto di vista ambientale. 

Il percorso degli studenti 

Gli studenti hanno avuto in questo progetto la totale libertà di scelta. Dovevano creare un mobile contenitore, ma potevano scegliere la versione a loro più consona. Potevano scegliere i materiali da utilizzare e le tecniche. Al loro fianco la tutor del corso Rachel Hicks, che ha supervisionato la progettazione e la realizzazione di ogni mobile. Rachel ha affermato che i ragazzi in fase di progettazione hanno dimostrato di essere in possesso di creatività e sensibilità, due doti che un designer deve necessariamente avere. Hanno preso immediatamente dimestichezza con questi legni e con le diverse tecniche di lavorazione che con essi sono possibili. 

Hanno studiato in laboratorio, ma la pandemia li ha poi costretti a continuare il loro percorso di apprendimento direttamente da casa. Non è semplice progettare e dare vita ad un mobile condizioni simili, con una pandemia che incute non pochi timori. Ci sono riusciti benissimo però, dimostrando che volere è potere, dimostrando di avere le carte in regola per poter un giorno diventare designer di altissimo livello. Dopotutto il Rycotewood Furniture Centre è uno dei centri più famosi in Gran Bretagna nel settore arredamento e design e i suoi studenti da sempre vincono premi e ottengono riconoscimenti durante i più famosi concorsi nazionali.

La mostra Perpetuum Mobile dedicata a Enric Miralles: un modo per ripensare lo spazio e dare valore ai nostri ambienti

Oggi come oggi siamo tutti alla costante ricerca di un modo per valorizzare i nostri ambienti residenziali e per far sì che possano rispondere al meglio alle esigenze in cui incorriamo nei vari momenti della giornata. Viviamo la casa, infatti, non solo per il tempo libero o per rilassarsi, ma anche per lavorare, progettare, creare. Siamo alla ricerca di un modo per valorizzare lo spazio residenziale e allo stesso tempo insomma sfruttarlo al meglio, uno spazio che spesso purtroppo non è così ampio come vorrebbero. 

Enric Miralles è un architetto e designer di arredi che ha creato un nuovo modo di concepire lo spazio domestico e che ha progettato mobili capaci di seguire queste esigenze contemporanee al meglio. È un architetto che ci ha lasciati ormai 20 anni or sono, che è oggi possibile scoprire però attraverso una mostra davvero eccezionale. Stiamo parlando della mostra Perpetuum Mobile, visitabile al Disseny Hub di Barcellona fino al 29 agosto, che è stata possibile anche grazie al supporto di Ahec

Enric Miralles e il suo nuovo modo di concepire lo spazio 

Sì, Enric Miralles ci ha lasciato ormai già da 20 anni. Due decenni non hanno affatto reso obsoleto il suo modo di concepire lo spazio, anzi si tratta di una prospettiva contemporanea e attuale come non mai. Enric Miralles aveva progettato la sua casa come un open space, uno spazio quindi di ampio respiro in cui poter portare avanti al meglio ogni genere di attività, in cui poter portare avanti anche il proprio personale lavoro. Lo spazio per Enric Miralles non era qualcosa a cui guardare in modo fisso, immutabile, ma qualcosa che doveva trasformarsi e adattarsi alle esigenze di chi in quello spazio doveva vivere. Ecco perché i mobili che ha progettato per la sua abitazione sono privi di una forma fissa. Sono mobili trasformabili, che possono spostarsi nello spazio, che possono mutare non solo forma ma anche utilizzo. 

I mobili progettati da Enric Miralles

I mobili progettati da Enric Miralles non erano pensati per la commercializzazione. Infatti, non sono mai stati messi in vendita. Sono mobili che Enric Miralles ha progettato per la sua casa e che ha poi fatto costruire da artigiani locali in legno di alta qualità. Sono mobili che fino ad oggi non sono mai entrati a far parte neanche di una mostra, che la maggior parte delle persone quindi non conosce affatto. Oggi, grazie a questa mostra, è possibile scoprirli. 

I mobili in esposizione e i legni utilizzati 

I mobili in esposizione sono delle riproduzioni, realizzate dopo aver condotto uno studio molto approfondito di tutti i documenti, schizzi e bozzetti presenti nell’archivio di Enric Miralles. Sono mobili realizzati rispettando agli originali della casa di Enric Miralles, ma con qualche piccolo miglioramento tecnico. Non solo, differiscono anche per la scelta dei materiali. Anche i mobili di Enric Miralles erano in legno, ma in questo caso sono state scelte delle essenze poco conosciute, poco utilizzate nel settore dell’arredamento. Sono quattro specie di latifoglie americane, che si caratterizzano per una elevata resistenza, per una bellezza estetica davvero senza eguali, per essere disponibili in ingenti quantità, quindi sostenibili, amiche dell’ambiente in cui viviamo. Stiamo parlando nello specifico dell’acero, della quercia rossa, del ciliegio e del tulipier. 

La mostra Perpetuum Mobile

La mostra Perpetuum Mobile dedicata a Enric Miralles permette di andare alla scoperta di molte meravigliose creazioni. C’è anche un mobile che non ha mai visto la luce, che Enric Miralles ha progettato e che però non ha mai avuto modo di realizzare e che grazie a questa mostra vede per la prima volta la luce. Prende il nome di Mistery, un tavolo di piccole dimensioni pensato per disegnare e per poggiare libri e progetti, un tavolo che può trasformarsi in un immenso tavolo da pranzo capace di offrire un posto a ben 16 persone. 

Tra le altre interessanti creazioni, il tavolo Estudi che Enric Miralles ha progettato insieme a Benedetta Tagliabue per la loro casa. È un tavolo pensato per due persone che hanno voglia di disegnare e progettare insieme o che semplicemente provano il desiderio di parlare l’uno di fronte all’altro. Si tratta di una grande struttura a cinque gambe, con piano di lavoro in legno, fessura per i cavi elettrici, cassettiera con ruote a scomparsa. Bellissima la libreria Marisa, che in origine doveva essere un regalo per la madre di Benedetta Tagliabue e che alla fine invece è rimasta all’interno della casa, laddove è stata concepita e progettata. È una libreria che trae ispirazione dai bauli da viaggio. È infatti composta da due unità che si collegano tra loro attraverso delle cerniere e che permettono quindi di chiudere la libreria, rendendo i libri posizionati al suo interno visibili solo in parte, quasi una sorta di gioco di vedo non vedo ricco di fascino.

Quali sbagli non commettere quando si acquistano le porte interne

La scelta delle porte interne può essere compromessa da errori che rischiano di far spendere i soldi male: ecco quali sono gli sbagli a cui si deve prestare attenzione.

Gli esperti di porte interne a Trieste Gioma srl ci spiegheranno quali errori non commettere. 

Nell’arredamento di una casa, le porte da interno rappresentano una parte molto importante: per questo motivo devono essere scelte con la massima attenzione. Commettere uno sbaglio è più semplice di quel che si possa immaginare: si pensi, per esempio, a quel che avviene nel momento in cui si compra una porta di dimensioni contenute per un ambiente in cui devono trovare posto elettrodomestici piuttosto ingombranti. Ebbene, un oggetto grande non è in grado di passare nello spazio di una porta piccola, ed è sempre meglio ricordarsene.

Lo stile estetico

Qualunque sia l’idea di ambiente che si ha in mente, è molto importante dare vita a uno stile che renda la casa accogliente e gradevole dal punto di vista estetico. Questo vuol dire, tra l’altro, prestare la massima attenzione al coordinamento delle pareti, dei pavimenti e degli infissi. Non è raro che si scelga una porta da interno con un design particolare non tenendo conto di come tutto l’ambiente interno verrà arredato. Di conseguenza, la resa finale sarà decisamente inferiore alle attese. Anche i singoli componenti sono importanti da questo punto di vista: coprifilo, stipite e maniglia contribuiscono a definire lo stile delle porte interne.

I colori

Un altro errore comune è quello che si commette con i colori, a cui non sempre viene attribuita la necessaria importanza. Nel caso in cui si sia stabilito di dipingere le pareti di un colore diverso dal bianco, lo stile del locale sarà condizionato proprio dal colore della porta. È sempre opportuno evitare di generare delle differenze evidenti a livello cromatico

La posa delle porte interne

Le porte interne dovrebbero essere scelte prima che i lavori di ristrutturazione si siano conclusi. Ai fini della posa in opera, in effetti, ci potrebbe essere bisogno di ulteriori interventi. Di conseguenza, non solo le tempistiche finirebbero per allungarsi, ma a patirne in negativo sarebbe anche il portafoglio. In qualunque caso, non bisogna mai essere frettolosi nella scelta delle porte interne. La calma e la pazienza sono le migliori consigliere, soprattutto perché permettono di prendere tutte le decisioni del caso con la necessaria attenzione. Sono tante le variabili da prendere in considerazione in vista di un acquisto realmente indovinato.